La tradizione del film documentario è antica e importante, attraverso una narrazione più reale, vera, il regista del documentario sceglie di raccontare qualcosa in maniera differente: il filtro che separa la finzione cinematografica dalla realtà dello spettatore viene abbattuta e il racconto diviene più immediato e diretto.
I documentari possono mostrare molte realtà, diverse vite, affrontare tematiche importanti o ricordare un singolo personaggio. Possono essere raccontati da volti famosi oppure dai diretti protagonisti della storia. Before the Flood e I Am Not Your Negro fanno parte della prima categoria, il primo è narrato da Leonardo Di Caprio, mentre il secondo ha la voce narrante di Samuel L. Jackson. Before the Flood è un documentario potente e coraggioso che illustra i pericoli che sta correndo il pianeta terra a causa della mano dell’uomo e del conseguente cambiamento climatico. Di Caprio ci giuda in un viaggio, che compie lui stesso, attraverso il mondo, in questo percorso incontra personaggi illustri, da papa Francesco al quarantaquattresimo presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama, che cercano di dare voce al problema ambientale. Non vengono analizzati solo i problemi ma insieme si cercano soluzioni e strategie per difendere questa meravigliosa terra che ci ospita e che troppo spesso diamo per scontata. Tutta’altro argomento tocca il documentario, diretto da Raoul Peck, I Am Not Your Negro, candidato all’Oscar nel 2017. Samuel L. Jackson presta la voce alle parole ispirate da James Baldwin, scrittore e fervido sostenitore dell’uguaglianza razziale. Baldwin, nel suo testo incompiuto in cui riflette sulla società americana, da cui trae ispirazione il documentario, tornato dalla Francia cerca di ricordare i suoi cari amici Medgar Evers, Malcom X e Martin Luther King, impegnati nella lotta per i diritti civili e brutalmente assassinati. Il film alterna immagini di repertorio (fig.1), appartenenti anche al periodo in cui scrive Baldwin, ai video sulle violenze a noi contemporanee. Alterna le più atroci crudeltà e cattiverie a cui sono stati (e purtroppo tuttora vengono sottoposti) gli afroamericani a scene decisamente più celebrative e positive, come ad esempio quella in cui il presidente Barack Obama e sua moglie Michelle salutano la folla sorridenti.

Esistono varie tipologie di documentario, la maggior parte di essi iniziano e si concludono all’interno di loro stessi, altri esistono in una realtà più complessa. Il film Feel Like Going Home appartiene a questa categoria, questo documentario, diretto da Martin Scorsese nel 2003, è il primo di una serie di documentari – 7 in totale, in cui si parla della storia della musica blues. Questi film sono diretti da registi diversi: si inizia con Scorsese, passando da Wim Wenders per concludersi con l’ultimo capitolo, diretto da Clit Eastwood. Il primo, diretto appunto da Scorsese in italiano è stato tradotto con il titolo Dal Mali al Mississippi e in questo primo ritratto ci si concentra sulle radici del blues, nato in Africa e cresciuto nel delta del fiume Mississippi.
I documentari non raccontano sempre di storie che attraversano i decenni, non affrontano sempre problematiche sociali, a volte si incentrano su un singolo personaggio. Nel 2010, Asif Kapadia dirige un film in cui analizza e racconta la vita del pilota di Formula 1 Ayrton Senna. Molte delle immagini presenti sono inedite, la maggior parte infatti sono state concesse dalla famiglia del brasiliano. Il film racconta la vita del mito, morto prematuramente a seguito di un tragico incidente avvenuto sulla pista di Imola nel 1994, in ordine cronologico, in una panoramica a 360°. La vita dell’uomo e dell’atleta è affascinante e tiene incollato lo spettatore, il quale scopre una persona che ha influenzato molto le persone che hanno vissuto accanto a lui e che ha tuttora una forte influenza sul pubblico, il quale lo ricorda anche grazie a tutte le associazione benefiche che sosteneva e che sono state fondate a suo nome. L’uomo, l’atleta, il mito, la leggenda, Ayrton Senna era tutto questo e lo sarà sempre, anche grazie a questo interessante documentario.

Un film che racconta la vita di un singolo uomo lo può fare attraverso una voce narrante esterna, o grazie a immagini concesse dalla famiglia, oppure come nel caso di I Am Heath Ledger, è lo stesso ragazzo, protagonista del documentario a raccontarsi. Forse questo è il metodo più struggente e più empatico per creare un rapporto con il pubblico. L’immediatezza delle immagini, girate dallo stesso attore e regista australiano, raccontano non soltanto Heath Ledger ma anche il mondo visto attraverso i suoi occhi (fig.2). Sono i suoi grandi occhi, il suo sorriso spontaneo e il suo innegabile talento artistico a commuovere, chi guarda questo documentario, o forse è meglio dire ricordo, dell’attore australiano non può fare a meno di dispiacersi per la sua prematura scomparsa, avvenuta nel gennaio del 2008, a SoHo. Questo documentario non è indicato solo per le persone che erano e tuttora sono innamorate della sua bravura ma è un film che può essere visto da tutti coloro che apprezzano il mondo del cinema, dell’arte in generale e che hanno voglia di ricordare, con una certa commozione e ammirazione, Heath Ledger. Attraverso questo documentario ci si rende conto quanto grande possa essere il lascito di una persona, per quanto breve sia stato il suo tempo trascorso su questa terra.
Nel caso te lo fossi perso…
- Feel Like Going Home, Martin Scorsese, 2003
- Senna, Asif Kapadia, 2010
- I Am Not Your Negro, Raoul Peck, 2016
- Before the Flood, Fisher Stevens, 2016
- I Am Heath Ledger, Adrian Buitenhuis e Derik Murray, 2017
[…] al mondo delle corse, perché ho già suggerito questo titolo in un mio precedente articolo (DocumentiAMOci) in cui affrontavo il tema dei […]
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[…] voce narrante quella di Leonardo Di Caprio. Ho già consigliato questa pellicola nel mio articolo DocumentiAMOci dedicato al mondo dei documentari per cui non mi dilungherò oltre. Credo che tra una pellicola […]
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[…] Quella che vi consiglio oggi non è proprio una serie TV però, lo sapete, mi piace spaziare e scoprire cose nuove. Il prodotto in questione è molto più simile a un documentario che una serie televisiva. Per chi se lo fosse perso e fosse interessato, vi ricordo che ho già dedicato un mio articolo al mondo dei documentari: DocumentiAMoci. […]
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[…] che racconta la sua vita a 10 anni dalla sua scomparsa: I Am Heath Ledger lo trovate cliccando QUI. Il film Brokeback Mountain, che narra dell’amore omosessuale tra due cowboy, lo ritrovate […]
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[…] l’amore in grado di superare i confini dell’ignoranza (L’amore non ha colore), i documentari (DocumentiAMOci, Nothing Like a Dame), l’interpretazione che da il cinema della figura mitologica del vampiro […]
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