Siamo già al secondo appuntamento con il nuovo metodo che ho scelto di adottare per raccontarvi il cinema. Sperando che quello di due lunedì fa, Midnight in Paris, vi sia piaciuto, oggi ho intenzione di suggerirvi uno dei miei film preferiti, che vi ho già consigliato nel post dedicato alla mia attrice preferita: Nicole Kidman.
Moulin Rouge! non è solo un musical, è un vero omaggio al cinema e alla musica. La regia è meravigliosamente veloce e vorticosa, gli attori sono eccezionali senza essere caricaturali, le musiche trascinano lo spettatore e invogliano a cantare, la storia è tanto bella quanto colta. La trama infatti, per chi non lo sapesse, è ispirata a due famosissime opere: La traviata di Giuseppe Verdi e La bohème di Giacomo Puccini. Il regista (uno dei mie preferiti) Baz Luhrmann non è solamente una persona colta ma è anche un visionario. Comprende quanto la cultura pop e la necessità di mash-up (ovvero unire due o più brani fondendoli in un unico pezzo) sia così radicata nello spettatore moderno che, con lui, l’esperienza che fa chi guarda un film, non si limita all’osservazione passiva. Con Luhrmann scatta il gioco al riconoscimento della citazione o delle citazioni, come accade in Moulin Rouge! Questo film, del 2001, conclude, inoltre, quella che lo stesso regista ha definito la Red Curtain Trilogy, ovvero la Trilogia del Sipario Rosso, composta da Stricly Ballroom (1992), Romeo + Juliet del 1996 e appunto da Moulin Rouge! I tre titoli non concorrono a creare una trilogia nel senso classico della sua definizione ma hanno un legame particolare. Un modo nuovo e diverso di fare di cinema e di fare esperienza del cinema. Il primo lungometraggio si concentra sul mondo della danza, il secondo su quello della recitazione e il terzo sul suono e sulla musica. I tre film hanno una modalità di narrazione cinematografica estremamente veloce, che racchiude al suo interno tante citazioni e immagini, alcune delle quali è facile non notare in una prima visione. Infine tutte e tre le pellicole sono raccontante e racchiuse all’interno di una cornice, che è appunto quella del teatro. Tre storie raccontate sopra un palco, dietro un meraviglioso sipario rosso.
Breve riassunto:
Parigi, 1900. Christian è un giovane aspirante scrittore che si ritrova per una pura casualità nel famosissimo locale parigino Moulin Rouge. Qui rimane folgorato dall’étoile dello show: Satine, la più bella tra le donne del locale e la più abile a conquistare il cuore degli uomini.
Perché guardarlo:
- Se amate la cultura pop, la musica, i musical, le immagini sfrenate, il gioco al citazionismo o una sola di queste cose allora dovete assolutamente guardalo
- È un film colto e intelligente. Sapientemente diretto e magistralmente interpretato
- La colonna sonora da sola merita una nota di merito
Perché non guardarlo:
- Se non siete avvezzi a una modalità di racconto frenetica e non vi interessa scoprirla allora dovete rinunciare. Moulin Rouge! richiede al proprio spettatore una totale fiducia e una voglia di percorrere un viaggio unico e magico insieme alla macchina da presa
Perché guardarlo:
-Roxanne
-la recitazione di nicole kidman
-il bellissimo effetto visivo che propone tra vestiti e trucco e coreografie
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[…] sfuggito l’articolo non dovete nemmeno fare lo sforzo di andarlo a cercare. Vi basterà cliccare qui. Ovviamente avendo già parlato abbondantemente di questo film (che adoro) non indugio oltre e […]
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[…] fa, questo spazio che si presenta a lunedì alterni, al mio musical cinematografico preferito (Moulin Rouge! – se volete recuperare l’articolo cliccate sul titolo), torno a parlarvi di un lungometraggio […]
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