Questo lunedì vi voglio consigliare il film che ha creato il motto del mio blog: “Se ti sei mai chiesto dove nascono i sogni, allora guardati attorno”. Questa frase per me racchiude non solo il film – in inglese intitolato semplicemente Hugo mentre in italiano è Hugo Cabret ma anche la bellezza dell’arte del cinema. In quel momento un personaggio della pellicola spiega a un bambino cos’è il cinema, ovvero una straordinaria macchina dei e per i sogni! Voglio condividere con voi un pensiero. L’essere umano nel corso dei secoli per evolversi e per tramandare le proprie credenze e le lezioni di vita, ha sempre sentito l’esigenza di usare la parola. Prima ancora erano i segni disegnati sulla roccia a raccontare una storia, poi è stata la volta della tradizione orale che si è evoluta nella forma scritta per poi sfociare nelle varie arti che conosciamo oggi. Ogni forma d’arte racconta qualcosa, esprime e tramanda. Il cinema non è da meno. Esattamente come quando da piccoli amavamo farci raccontare le favole prima di andare a dormire anche oggi, quando guardiamo un film, seguiamo una serie televisiva o leggiamo un libro, continuiamo a cercare una storia raccontata, immaginata e creata da altri. L’esigenza quindi di sentire e di essere coccolati da una storia appartiene quindi tanto all’umanità come insieme quanto al singolo individuo. O almeno, è così che la penso io. Il cinema quindi non è solo una forma d’arte ma anche una sorta di esigenza che in alcuni soggetti, come me, rimane più radicata. Personalmente la mia vita sarebbe decisamente più arida e insignificante senza la bellezza della letteratura, la potenza dell’audiovisivo, la sacralità della musica e via dicendo…
Quindi perché ho voluto fare questa premessa per consigliarvi il film, diretto da uno dei miei registi preferiti Martin Scorsese? Perché ritengo che in quella frase sia racchiusa la bellezza della settima arte. Il film inoltre è un vero omaggio all’immaginazione, alla storia del cinema e all’arte di sapere usare la macchina da presa. Imperdibile, soprattutto per chi vuole viaggiare con la fantasia attraverso la realtà.
Breve riassunto:
Hugo Cabret è un bambino di dodici anni che a seguito della morte del padre vive all’interno della stazione di Parigi. È l’inizio del Secolo breve e quello che è stato l’esordio del cinema , insieme ai suoi pionieri, è stato un po’ dimenticato. Grazie a Hugo però, a una misteriosa chiave e a una nuova amica, il ragazzino insieme allo spettatore, si getterà verso un’avventura che lo porterà alla ricerca di suo papà e del sogno che è sempre stato il cinema.
Perché guardarlo:
- Credo di averlo ribadito più volte: il film è un vero omaggio alla settima arte
- Martin Scorsese firma la regia – un vero sinonimo di successo
- È una piccola favola
Perché non guardarlo:
- È un racconto fantastico. Non a tutti può piacere il genere
- Per quanto bravi i veri due protagonisti della narrazione sono due ragazzini. Se non amate vedere pellicole che hanno come principale punto di vista quello di due adolescenti allora forse non fa al caso vostro