In questa prima settimana di agosto vi voglio suggerire alcune pellicole che hanno un sottilissimo collegamento, ovvero il rapporto tra sorelle. Il fil rouge che ho scelto lo definisco sottilissimo poiché in realtà queste tre pellicole sono estremamente differenti tra di loro. Affrontano temi diversi e il legame tra sorelle per quanto sia importante non è il solo elemento caratteristico dei tre lungometraggi. Come spesso mi capita di fare, anche oggi, vi devo confessare che i titoli che vi sto per suggerire non mi hanno entusiasmata allo stesso modo, anzi. Uno dei tre è uno dei miei dieci film preferiti in assoluto, mentre gli altri due sono decisamente, almeno sempre secondo il mio modesto parere, di qualità nettamente inferiore. Tuttavia siccome li ho trovati interessanti e degni di essere ricordati ecco che mi ritrovo qui a parlarvi di queste pellicole.
Parto con il mio preferito e anche quello che, in numerose occasioni, mi è capitato di citarvi e di menzionarvi: Atonement. Questa pellicola, diretta da Joe Wright, in italiano è stata tradotta con il titolo di Espiazione. Il film – perdonatemi se tendo a ripetermi, a parer mio è un vero capolavoro. Regia, fotografia, sceneggiatura, interpretazioni… tutto ma dico proprio tutto, concorre a creare un vero gioiello cinematografico. Tra gli elementi fondamentali che caratterizzano questo film, tratto dall’omonimo romanzo scritto da Ian McEwan, c’è appunto il rapporto difficile e conflittuale tra due sorelle.
Anche il film Please Stand By, tradotto in italiano come Tutto ciò che voglio, affronta, tra le altre cose, del rapporto tra due sorelle. Questa pellicola è decisamente più leggera e fruibile ma non lasciatevi ingannare da questa mia definizione. Le interpretazioni sono comunque valide e lodevoli, sebbene le due attrici principali (Dakota Fanning e Toni Colette) abbiamo dato prova di interpretazioni migliori. Questo lungometraggio è dolce e tocca il cuore degli spettatori, regala sorrisi e non solo. Se volete scoprire qualcosa in più al riguardo senza incappare troppo in spoiler, sia da parte mia che del web, vi invito a gustarvi il trailer qui di seguito.
L’ultima pellicola che vi invito a guardare l’ho decisamente preferita rispetto al film che vi ho appena citato. Sebbene sia estremamente delicata, forte e per nulla banale credo che sia interessante vederla, anche e soprattutto per la tematica importante che affronta. Il film in questione è My Sister’s Keeper, che in italiano è uscito con il seguente titolo: La custode di mia sorella. L’amore e il rapporto tra le due giovani sorelle viene accompagnato durante la visione della tematica della malattia, dell’accanimento terapeutico, dell’amore e della sofferenza che una famiglia deve affrontare di fronte alla malattia di una figlia. In questo film avrete modo di veder una Cameron Diaz che lascia da parte la sua bellezza per dare tutto alla sua interpretazione. Ma non è tanto un’insolita Cameron Diaz a colpire lo spettatore quanto la bravura e l’intensità della, allora davvero giovane, piccola protagonista Abigail Breslin – che vi ho già elogiato all’interno del mio articolo Bambini da Oscar (per recuperare l’articolo vi basta cliccare sul titolo). Senza dire molto altro, o rischio di rovinarvi troppo la visione del trailer, aggiungo solo un commento: preparate i fazzoletti. È impossibile rimanere immuni davanti a questa toccante pellicola.
Qui si conclude il mio breve articolo. Avrei potuto scegliere molti altri film, avrei potuto menzionarvi pellicole che affrontano il rapporto che si crea tra due sorelle in modo più leggero e ironico e può anche essere che farò in futuro ma oggi, qui in questo post, ho deciso di prendere in considerazione queste tre pellicole che da un lato si assomigliano e dall’altro sono così agli antipodi.
Nel caso te lo fossi perso…
- Atonement, Joe Wright, 2007
- My Sister’s Keeper, Nick Cassavetes, 2009
- Please Stand By, Ben Lewin, 2017
[…] Please stand By –> Tre film, due sorelle […]
"Mi piace""Mi piace"
[…] Keira Knightley può interpretare davvero di tutto ma io la prediligo all’interno delle pellicole in costume. Quando deve vestire i panni di una donna vissuta in un’altra epoca tira fuori tutta l’eleganze e il portamento di cui è capace e rende sempre impeccabile e assolutamente credibile il suo personaggio. Già perché questa ragazza credo che sia nata con una vera classe ed innata eleganza, quindi quando il regista le chiede di trasformare tutta se stessa in una donna vissuta secoli o decenni fa, ecco che senza tanti problemi Keira Knightley riesce nel suo compito. Può essere elegante e divertente, come accade nella saga dedicata ai Pirati dei Caraibi, come può essere delicata e determinata, come avviene all’interno di numerosi film – uno su tutti il mio amatissimo Atonement. Di questa pellicola evito di parlarvi ancora o rischio di risultare noiosa e ripetitiva. Nel caso vi siate appena imbattuti nel mio blog e lo stiate leggendo per la prima volta, vi invito a scoprire una delle mie pellicola preferite attraverso i seguenti link: Piano sequenza, ovvero l’illusione di essere dentro al film, James McAvoy, Lo straordinario nell’ordinario, Saoirse Ronan e Tre film, due sorelle. […]
"Mi piace""Mi piace"