Torno a suggerirvi alcune pellicole, per l’esattezza tre, collegate tra di loro da un sottile fil rouge. Oggi quel filo che ho deciso di prendere in considerazione è particolarmente sottile eppure è estremamente incisivo. Come potrete certo intuire dal titolo di questo articolo ciò che lega i lungometraggi che ho deciso di prendere in analisi oggi è una scena. Già ma di che tipo, vi sarete domandando voi. Queste scene cosa hanno in comune tra di loro? Esattamente nulla! I film di cui vi parlerò sono diversissimi tra di loro e le scene che sottoporrò alla vostra attenzione non potrebbero essere più differenti. Siete un po’ confusi? Lasciate che vi spieghi meglio. Alcune pellicole sono davvero belle, catalizzano l’attenzione dello spettatore dalla prima all’ultima inquadratura eppure al loro interno vantano una scena memorabile. Questa, delle volte può essere storica e passare all’interno di quella che viene definita una memoria collettiva e altre invece rimane impresse nella memoria del singolo spettatore. Chiaramente oggi, in questa rubrica del lunedì che si presenta a lunedì alterni, in cui vi parlo di più film contemporaneamente, voglio prendere in considerazioni scene che sono care a me personalmente. Tra queste, due in particolare sono anche citate e ricordate da altre persone ma una, la prima che vi voglio raccontare è forse più famosa per me che per il pubblico in generale. Prima di procedere con l’analisi delle scene e quindi con il ricordo di questi film è necessaria una piccola premessa aggiuntiva. Sapete bene che all’intero del blog, per quanto analizzi e vi consigli film non proprio recenti, non amo rovinarvi la sorpresa e il gusto di vederli per la prima volta. Quindi il mio motto è “no allo spoiler”, tuttavia oggi, dato l’argomento, è necessario che le scene che prenderò in considerazione ve le mostri. Potete comunque tranquillizzarvi poiché , guardando questi brevissimi spezzoni di pellicole, non verrete a conoscenza del finale del film. Pronti a godervi il cinema insieme a me in maniera differente dal solito?
La battuta più bella
La prima scena che vi propongo racchiude una delle mie battute cinematografiche preferite. Ogni volta che la sento rido. In questa scena non è solo racchiusa una battuta ma anche un’intera cifra stilistica di questo regista. Attraverso questa brevissima scena potete scoprire la finezza dell’intelligenza del regista e della sua filosofia cinematografica. Per Woody Allen, perché è di lui che vi sto palando, i film raccontano sempre qualcosa, attraverso le parole, le inquadrature e la musica. Le battute non sono scontate e/o volgari. Ogni frase è tagliente, irriverente e soprattutto molto intelligente. Con questa scena che vi vado a proporre vorrei che vi poteste avvicinare alla sua intera cinematografia: impareggiabile e inimitabile. La scena che state per vedere, in versione doppiata è tratta dal suo film Manhattan Murder Mystery.
La scena più divertente
La seguente scena che vi propongo, nuovamente in versione doppiata affinché possiate godere delle battute senza dover fare il minimo sforzo per comprenderle, è tratta da un film che celebra la diversità e condanna l’ignoranza del razzismo e dell’omofobia. La Cage aux folles, che in italiano è stato tradotto con il titolo Il vizietto, è un film che vi regalerà una risata dietro l’altra. Amerete tutti i personaggi e in particolar modo l’interpretazione che hanno regalato Ugo Tognazzi e Michel Serrault. All’interno della pellicola questi due grandiosi attori interpretano una coppia omosessuale che deve nascondere il proprio orientamento sessuale dal momento che è in arrivo il figlio, con la sua futura moglie e la famiglia di lei – tremendamente conservatrice e politicamente attiva. Senza indugiare oltre sulla trama vi invito a gustarvi questa divertentissima scena in cui i due uomini cercano di spogliarsi del loro modo di vivere per amore del figlio e tentano di spacciarsi per due eterosessuali.
Il ballo più appassionato
Come avrete certo intuito queste scene che vi sto mostrano non potrebbero resistere alla prova del tempo se non fossero interpretate da dei giganti del cinema. Quest’ultimo spezzone cinematografico che vi vado a proporre non è da meno. Vanta la collaborazione del mio attore preferito in assoluto – Al Pacino (se volete andare a leggere l’articolo che ho dedicato a questo straordinario interprete cliccate QUI). In Scent of a Woman è il Tenente Colonnello Frank Slade, che ha perso la vista ma mantiene il suo forte e deciso carattere, che lo porta ad essere scortese e scontroso con chiunque ma al contempo riesce ad apprezzare la bellezza femminile più di quanto non lo facciano gli uomini dotati dell’uso della vista. Godetevi dunque quest’ultima scena che vi propongo in cui il mio attore preferito balla un tango.
Nel caso te lo fossi perso…
- La Cage aux folles, Édouard Molinaro, 1978
- Scent of a Woman, Martin Brest, 1992
- Manhattan Murder Mystery, Woody Allen, 1993
[…] Se prediligete i toni più cupi, dark e meno colorati ma altrettanto affascinanti allora il lungometraggio che fa al caso vostro è il ventiquattresimo film della saga di 007: Spectre. All’interno di questa pellicola sono solo i primi adrenalinici minuti ad essere ambientati in Messico durante le celebrazioni di Halloween. Tuttavia, come vi ho già ricordato una volta esistono scene che valgono l’intera visione del film poiché al loro interno contengono tutti gli elementi che rendono forte e imperdibile la pellicola. Se siete interessati a scoprire quali scene valgono un film interno vi invito, nuovamente, a riscoprire il mio articolo, cliccando QUI. […]
"Mi piace""Mi piace"