Un film da perdere la testa. Così definirei Being John Malkovic se fossi costretta a raccontarvelo con meno di dieci parole. Questo lungometraggio è un vero e proprio labirinto, che vi costringe a percorrere una strada sempre più incredibile ma impossibile da abbandonare in quanto l’assurdità della sua trama è talmente elevata che vi coinvolge completamente. Lo spettatore continua a pensare: “è impossibile, che assurdità” eppure non riesce a smettere di seguirlo. Guardare questa pellicola equivale a vivere una vera e propria esperienza. La bellezza di questo progetto audiovisivo risiede soprattutto all’interno della sceneggiatura, scritta con una tale abilità da consentire allo spettatore di entrare, quasi letteralmente, dentro al lungometraggio. Al fianco di una scrittura incisiva, accattivante e assolutamente irriverente c’è un cast in grado di reggere la trama e di portarla avanti. La regia di Being John Malkovich, che in italiano è stato tradotto letteralmente con Essere John Malkovich, è praticamente perfetta. Non pensiate però che si un film facile da seguire, non fate nemmeno l’errore di credere che sia un lungometraggio impossibile e riservato solo a un pubblico che mastica quotidianamente di cinema. No, in quanto esperienza visiva Being John Malkovich necessita solo di un paio di accortezze da parte del pubblico che si appresta a seguirlo: la voglia e la capacità di capire che quello che si sta per guardare non è solo un film ma quasi un esperimento visivo, che cerca di includere lo spettatore più di non quanto facciano altre pellicole.
Breve riassunto:
Craig Schwartz è un burattinaio di scarso successo. Costretto dalla moglie, Lotte, a cercarsi un lavoro che gli permetta di guadagnare qualcosa, Craig accetta di collaborare presso un azienda davvero molto particolare di New York, che ha i suoi uffici all’interno di un grattacielo della Grande Mela, al piano settimo e mezzo…
Perché guardarlo:
- Se siete alla ricerca di qualcosa di diverso, di un film che non sia solo un film allora potrebbe fare al caso vostro
- Being John Malkovich vi permetterà di gustarvi le potenzialità dell’arte dell’inclusione di cui è capace il cinema come poche altre pellicole
Perché non guardarlo:
- Non è per tutti: Being John Malkovich a molti potrebbe dar quasi fastidio data l’assurdità della trama e il perenne senso di claustrofobia causato dalla scenografia e dalla regia
[…] memoria e che vi consigli qualche mio passato post. L’ultimo film che vi ho menzionato è stato Being John Malkovich che potete andare a rileggere cliccando sul titolo. The Paperboy, è presente invece all’interno […]
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[…] cliccando su quello che più vi interessa rispolverare eo scoprire per la prima volta. Being John Malkovich, A Time to Kill e The Soloist, uscito sul mercato italiano con il titolo tradotto Il solista, sono […]
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