Quello che vi vado a raccontare oggi a pare mio è uno di quei film che vanno visti almeno una volta. Stand By Me non è uno di qui lungometraggi colossal, non è nemmeno un titolo che viene ricordato per le incredibili scene bensì per la bellezza della storia e per la semplicità con cui essa viene raccontata e rappresentata. La narrazione di questa pellicola nasce sulla carta stampata grazie all’abile penna di Stephen King il quale regala un romanzo di formazione, il racconto di un avventura, il ritratto di un epoca, la descrizione dell’amicizia e l’immortalità di alcuni personaggi. Gli ingredienti sono tutti lì, a portata di mano del regista e degli sceneggiatori ed ecco che non si sfanno sfuggire l’occasione. Ciò che ne deriva è un lungometraggio memorabile, dolce, toccante e profondo. Il montaggio, la colonna sonora, la fotografia seguono i protagonisti di questo film corale che sono perfettamente ritratti e interpretati. Stand By Me è stato tradotto in italiano con il titolo Ricordo di un’estate ed è la trasposizione cinematografica del racconto breve del maestro dell’horror, che dimostra con questa storia di saper scrivere anche altro, intitolato The Body, presente all’interno della raccolta di novelle Stagioni Diverse. Prima di inoltrarmi ed esporvi brevemente la trama e i lati positivi e quelli negativi di questo film lasciate che vi ricordi che il personaggio di Chris Chambers è portato sul grande schermo dal compianto River Phoenix, fratello maggiore, morto prematuramente, dell’attore Joaquin Phoenix. Come accaduto in altre occasioni anche questa pellicola diventa non solo un film ma anche una prova, dal sapore decisamente malinconico, che testimonia la bravura di un attore che ha lasciato questo mondo troppo presto.
Breve riassunto:
Durante l’estate del 1959 quattro amici, di dodici anni, che vivono in una piccola cittadina di provincia partono per un’avventura. I ragazzini, dopo aver scoperto quale sia il luogo segreto in cui c’è un cadavere, partono alla ricerca del corpo. Con questo pretesto i quattro si conosceranno meglio, si avvicineranno, affronteranno paure, delusioni e cresceranno.
Perché guardarlo:
- Per gli amanti dei film che non raccontano di storie eclatanti ma che attraverso il ritratto di una piccola e semplice realtà riescono a mostrare il mondo questo lungometraggio è un vero classico
- Stand By Me non è solo un lungometraggio cult ma anche una storia che ancora una volta dimostra la bravura della scrittura di Stephen King
- Buona regia, ottima storia, cast equilibrato, montaggio e fotografia impeccabili. Colonna sonora indimenticabile
Perché non guardarlo:
- Se siete amanti dei lungometraggi che vi sorprendono continuamente e che regalano avvincenti colpi di scena Stand By Me non è il titolo che fa per voi
Un film molto bello
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Il film è un buon prodotto ma non arriva minimamente al senso del racconto di Stephen King. Lo scrittore è stato etichettato come “il re dell’Horror” tralasciando un aspetto fondamentale dei suoi lavori, ovvero i sentimenti basilari degli esseri umani. Questo racconto particolare è impregnato di amicizia e amore in modo profondo. ” L’amore ha i denti e i denti mordono; quei morsi non guariscono mai…”
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