Henry Cavill probabilmente è l’uomo dei miei sogni. Lo dico senza vergogna. Lui non è solo bellissimo per me. C’è qualcosa che va oltre la sua bellezza che mi attrae, è la sua gentilezza, la sua compostezza, la sua fama di essere impegnato nelle cause sociali, la sua figura statuaria che quasi intimidisce, il fatto che in un intervista ha dichiarato che se non avesse fatto l’attore avrebbe forse intrapreso la strada dell’egittologia (mio primo amore, come ho già avuto modo di raccontarvi), il suo sorriso e la sua mantella da Superman. Vi devo spiegare brevemente quest’ultimo punto affinché voi capiate perché quando vedo quest’uomo dietro lo schermo mi vengono gli occhi a cuoricino. Per quanto riguarda il suo personaggio più famoso, ovvero Clark Kent, ho un vero debole per questa figura nata dai fumetti. Fin da piccola i film con Christopher Reeve – ad oggi e per sempre l’unico vero Superman a parer mio – mi hanno fatta innamorare in un modo unico. Il cinema per me è sempre stato più di un solo intrattenimento, è stata la fonte di tutto. Quando le mie compagnie di giochi affermavano che sognavano il Principe Azzurro io invece mi immaginavo un uomo che somigliasse per metà a Indiana Jones e per metà a Superman! Ed ecco spiegato perché a 30 anni sono ancora single… ma questa è un’altra storia, non divaghiamo. Quindi l’uomo perfetto per me somiglia a un alieno proveniente da un altro mondo, buono, bello, forte, onesto e sincero. Temo che sia più facile che io trovi il Santo Graal che questa figura che sto descrivendo ma ancora una volta torniamo a Henry Cavill e la mia passione per lui. L’altro elemento che vi dicevo mi conquista di lui è il suo splendido sorriso, che a parer mio mostra ben poco. Lo trovo sempre molto impostato, rigido e poco incline al divertimento e questo a differenza di molti suoi colleghi lo fa risultare un po’ antipatico temo. Ci vuole sempre educazione, compostezza ed eleganza nella vita ma considerando che il suo è uno dei lavori più belli del mondo potrebbe distribuire più sorrisi e regalare più felicità, lui che può.
Bene, appurato che uscirei immediatamente per una cena con lui e che sarei anche disposta a offrirla io questa cena torniamo al noi e allo scopo dei mie post del mercoledì. Ovvero suggerirvi alcuni titoli interessati attraverso la carriera di un singolo artista. Ovvio, che tra i titoli che fanno parte della sua filmografia vi consiglio di guardare quelli in cui veste i panni del mio amato Superman. Sebbene resti fedele alla prima trasposizione cinematografica e al suo primo interprete questa nuova versione merita un’opportunità. Alcuni titoli a cui ha preso parte e che reputo interessanti ve li ho già suggeriti in passato. Lasciate che vi rinfreschi la memoria. Il romanticissimo Tristan & Isolde lo potete trovare all’interno dell’articolo Amori strappa lacrime, mentre la saga di Mission Impossible in cui compare anche il nostro Henry Cavill l’ho menzionata all’interno del post dedicato a Tom Cruise e infine, il lungometraggio The Man from U.N.C.L.E. è presente all’interno dell’articolo intitolato La spia che ti sei perso. Cliccate il titolo del post (o dell’attore a cui è dedicato) per andare a rileggerlo. Parlando invece di serialità The Tudors l’ho solo brevemente accennato all’intero dell’articolo dedicato a Natalie Dormer mentre The Witcher l’ho recensito, quindi se volete andare a scoprire qualcosa di più non esitate a cliccare sul titolo della nuova serie targata Netflix. Se invece cercate qualcosa di fresco e nuovo (nel senso di non ancora menzionato all’interno del mio blog) vi suggerisco di dare un’opportunità a Sand Castle – dove Cavill interpreta una piccola parte oppure il più spericolato The Cold Light of the Day. Se cercate un lungometraggio che vi stupisca e che catturi i vostri occhi per la resa e per i colori (per non parlare della bellezza del cast) allora imperdibile è Immortals. Se state cercando un film divertente, intelligente, pungente, come solo Woody Allen sa fare e con un Henry Cavill diverso dal solito personaggio palestrato e imponente, allora lasciatevi conquistare dal divertentissimo Whatever Works, distribuito in Italia come Basta che funzioni. Questa pellicola non vi deluderà.
Questi sono i miei consigli di oggi e in conclusione vorrei ribadire che la bellezza non è tutto. Nonostante io abbia chiaramente un debole per quest’uomo vi ricordo che essere attori non significa aver un bel fisico e un bel viso ma saper trasmettere emozioni. Per questo mi auguro per il futuro di Henry Cavill pellicole meno d’azione e più intime. In modo che possa accantonare un po’ ciò che è evidente e possa dare maggiore visibilità alle sue emozioni e al suo buon cuore.
Nel caso te lo fossi perso…
- The Tudors, 2007 – 2010
- Whatever Works, Woody Allen, 2009
- Lo sapete, sono un appassionata del genere: tutti, i film della saga dedicata a Superman
- Immortals, Tarsem Singh, 2011
attore molto b(u)ono
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