Parasite

Parasite è una sorpresa, un film inaspettato, un racconto unico e curato, che inizia in un modo e termina in un altro. È un crescendo sia metaforico che letterale di emozioni e situazioni. È una pellicola che si potrebbe definire a più strati. Più si avanza e più si scopre. Man mano che si procede si sale di livello – e ripeto, il tutto non è solo metaforico ma anche visivo in quanto la narrazione mostra due realtà di una città posta su differenti altezze. La scalata verso il raggiungimento del proprio obbiettivo è spietata, cruda, incredibilmente attraente fino al momento in cui diventa inappropriata. Le performance degli attori in Parasite sono degni di nota così come lo è la regia, la fotografia e la bizzarra colonna sonora. Questo lungometraggio lo consiglio a chiunque e lo definirei un vero titolo imperdibile per tutti i veri amanti della cinematografia. All’interno di questa pellicola in cui si assiste a un continuo crescendo di tensione ci si sente allo stesso tempo soffocare. È un film che racconta anche di spazi e di differenze. Aperto versus chiuso, povertà che si scontra con la ricchezza, bontà ma anche spietata cattiveria, alto e basso e avanti così. Parasite è un film sorprendente che non delude, anzi conquista e incolla lo spettatore davanti allo schermo dall’inizio alla fine del racconto.

Parasite Il film che ti sei perso

Breve riassunto:

La vita della famiglia Kim, che vive grazie al sussidio statale e nel mezzo della povertà, inizia a cambiare quando il figlio, Ki-woo, trova lavoro presso una famiglia benestante dall’altro lato della città…

Perché guardarlo:

Il film è curato sotto ogni punto di vista, dalla recitazione e alla fotografia, dalla regia all’incredibile trama
Parasite ha vinto numerosi premi in tutto il mondo e se siete amanti delle pellicole premiate non potete perdervela
L’esperienza visiva incontra il pubblico e riesce ad andare oltre lo schermo per diventare una vera e propria sensazione