Glenn Close: straordinaria attrice, abile doppiatrice e intelligente produttrice. Questa donna, classe 1947, è universalmente considerata una delle artiste più importanti e brave della sua generazione. Facente parte di quella che viene definita la New Hollywood, o Nuova Hollywood se preferite, Glenn Close è divenuta iconica grazie alle sue numerose interpretazioni di personaggi malvagi e spietati. Le donne che porta in scena sul grande schermo e sul piccolo, senza dimenticare il palcoscenico del teatro, sono immense nella loro grandezza, immortali per la loro scrittura e terribilmente spietate. Un nome su tutti? Indimenticabile la sua Alex Forrest, ovvero la protagonista della pellicola del 1987, diretta da Adrian Lyne, Fatal Attraction, che in Italia è stata letteralmente tradotta come Attrazione fatale. Detestabile eppure al contempo elegante e memorabile la versione che ha donato, all’interno del live-action de 101 Dalmatians – che altro non è che La carica dei 101 – Questa volta la magia è vera, della temibile Crudelia De Mon. Sono numerosi gli altri personaggi malefici, malvagi e spietati che ha interpretato Glenn Close nel corso della sua carriera, e proprio per questo motivo viene definita e identificata come una delle più grandi interpreti femminili di cattive del grande schermo. È talmente apprezzata per questa sua capacità che è stata la prima scelta per interpretare Miranda Priestly, ovvero la temibile donna d’affari all’interno del film The Devil Wears Prada (Il diavolo veste Prada). Per non essere identificata e rinchiusa all’interno di questo cliché la Close ha declinato l’offerta e il ruolo è stato poi interpretato (egregiamente) dalla collega e amica Meryl Streep.
La bravura di un’artista sta nel sapere andare oltre. Oltre se stessi e oltre i ruoli che vengono affibbiati. Se volete quindi riscoprire una Glenn Close incredibilmente delicata, straziata, dolce e premurosa allora vi invito a scoprire il film per la televisione, diretto dal compianto Christopher Reeve (cliccate sul nome dell’attore per andare a leggere il sentito omaggio che ho dedicato alla sua figura qualche mese fa), In the Gloaming, che sul mercato italiano è stato distribuito con il titolo La luce del crepuscolo. In alternativa vi suggerisco di scoprire quello che è uno dei miei lungometraggi preferiti e che ho menzionato più e più volte all’interno di questo blog, Evening – che in Italia è uscito come Un amore senza tempo. All’interno di questa pellicola, che vanta un’eccezionale cast femminile, trovate una Glenn Close, che, nonostante la piccola parte che interpreta, non manca della sua grandezza.
Se siete alla ricerca di un titolo uscito da poco allora imperdibile per voi è il drammatico The Wife. All’interno di questo interessante film c’è tutto quello che si può volere: una grande storia, due attori straordinari, una fotografia accurata, una colonna sonora delicata e una sapiente mano registica che tira le fila. Se tutto ciò non vi bastasse per convincervi a guardare questo titolo sappiate che la performance della Close è stata acclamata e premiata dalla critica internazionale. Insomma, che siate cercando un thriller, un film drammatico, una commedia, un live-action, una storia romantica o un titolo mainstream, la certezza di quando all’interno del cast figura il nome di Glenn Close è che non mancherà di stupirvi e di sorprendervi con le sue abilità di attrice. Immortale all’interno di lungometraggi che scandiscono non solo il tempo e segnano una generazione ma che sono in grado di superare la data dell’uscita per rimanere nella memoria collettiva, Glenn Close è il volto sinonimo di bravura, talento, dedizione e passione per l’arte del mondo dell’audiovisivo.
Nel caso te lo fossi perso…
- Fatal Attraction, Adrian Lyne, 1987
- The House of the Spirits, Bille August, 1993
- In the Gloaming, Christopher Reeve, 1997
- The Wife, Björn Runge, 2017
bravissima attrice, anche a me è piaciuta molto nella casa degli spiriti, anche se il film a sé aveva poco a che fare col libro
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